Restauro Imitativo


Precauzioni per il restauro imitativo

Snaturare un'opera d'arte significa andare al di là delle competenze del restauratore, e questo accade quando si applicano dei ritocchi che sono irreversibili e invisibili all'occhio dei fruitori dell'opera stessa.

Un dipinto, un affresco o un'opera d'arte in generale non devono essere restaurate per cancellare ogni traccia del loro passato e del tempo in cui sono state create. Il restauratore ha un'etica professionale che gli impone di eliminare abrasioni e zone lacunose lasciando però una traccia del suo intervento.

Il restauro imitativo deve quindi essere eseguito con coscienza, e la passione per l'arte deve guidare ogni operazione di ritocco sull'opera d'arte.

Come si effettua il restauro imitativo

E' una tecnica particolarmente ardua da eseguire, perchè si propone di ricreare ex novo le parti di un dipinto mancanti, non con dei tratteggi o degli effetti cromatici di armonizzazione, ma utilizzando gli stessi colori del dipinto originale.

Il restauro imitativo sottotono

E' una tecnica più blanda rispetto al restauro imitativo puro, perchè il restauratore procederà alla stesura di vernici che risultano essere di una tonalità un poco diversa -di solito più chiara- da quella dell'originale. In questo modo si rispetta l'etica che impone di non snaturare l'opera d'arte dal suo contesto storico.

Quali colori si utilizzano

I colori che vengono maggiormente utilizzati per il restauro di tipo imitativo sono le vernici (ma possono essere eseguiti anche dei ritocchi ad acquerello), che somigliano ai colori ad olio utilizzati nei dipinti. La particolarità di tali vernici è che consentono la reversibilità del lavoro di restauro.